La rivoluzione digitale ha portato a radicali cambiamenti nelle abitudini quotidiane di tutte le generazioni, ma saremo tutti d’accordo nel dire che sono soprattutto i più giovani ad aver cambiato abitudini e comportamenti.
I cosiddetti millennials, in particolare, hanno integrato così tanto il digital nel proprio stile di vita – dovuto anche all’essere veri e propri nativi digitali – da portarsi dietro una serie di necessità “tech” che i più adulti non hanno fatto proprie allo stesso modo.
C’è da dire, però, che la familiarità con la tecnologia comporta numerosi vantaggi in diversi settori della vita dei giovani: dall’apprendimento scolastico, alla mobilità e alla naturale attitudine a svolgere le proprie potenziali mansioni lavorative attraverso computer portatili e tablet.
Le nuove tecnologie sembrano essere nate proprio per rispondere alle richieste delle nuove generazioni. Generazioni che danno per scontato la presenza di una connessione internet e la possibilità di reperire tutte le informazioni che desiderano online… direttamente dal proprio smartphone.
Nuove tecnologie didattiche: cosa sono?
Uno dei campi di applicazione dello sviluppo nelle nuove tecnologie è quello della didattica: infatti le nuove tecnologie per la didattica prevedono strumenti e/o applicazioni digitali che possono essere impiegati per favorire l’apprendimento degli studenti di tutte le classi e facilitare l’insegnamento da parte di maestre e professori.
Del resto, il settore della didattica ha da sempre saputo recepire i cambiamenti della società, rispecchiandoli ed esprimendoli in maniera amplificata: pensiamo alle grandi mutazioni che si sono verificate negli ultimi 100 anni che hanno portato gli studenti dall’utilizzo del calamaio alla smart pen che non ha più una goccia di inchiostro.
Un aspetto cruciale è proprio l’utilizzo del computer o del tablet in ambiente scolastico: questi strumenti infatti stanno sostituendo progressivamente i libri cartacei e i quaderni, con un notevole risparmio in termini ambientali. Questo cambiamento costituisce una vera rivoluzione per gli insegnanti che erano abituati al cartaceo e che dovranno necessariamente capire come adeguarsi, valutando quali possono essere i benefici di modalità di insegnamento basate su strumenti innovativi.
Del resto per loro non solo è molto più naturale utilizzare un mousepad – se non direttamente uno schermo touch – ma è anche più funzionale al loro apprendimento. E poi, certamente, resta un tema aperto quello del capire quale sia la “tecnologia buona”, da integrare subito, e quella “meno buona” che può distrarre dall’apprendimento e creare cattive abitudini.
Inoltre, è opportuno sottolineare come le nuove tecnologie didattiche costituiscano una palestra propedeutica per i giovani che saranno sempre più predisposti al lavoro da casa: lo smart working costituisce la nuova frontiera lavorativa che consentirà ai lavoratori di domani di poter eseguire i propri task anche senza presenza fisica in ufficio, riducendo consumi, tempi e distanze per poter eseguire il proprio lavoro. UPTOWN, da questo punto di vista, offre già oggi la possibilità di lavorare in un’area comune servita da Wi-Fi e servizi, comodamente al piano terra.
Tecnologia a scuola: pro e contro?
La tecnologia comporta numerosi vantaggi nella vita quotidiana e altrettanto accade nella scuola dove è capace di veicolare importanti valori quali:
- Condivisione: termine un po’ inflazionato nell’ultimo periodo, ma adeguato. Rispecchia non solo le necessità delle nuove generazioni, ma anche un sentimento che si sta facendo spazio nelle menti di tutti (inclusi gli insegnanti che devono essere portavoce di questo valore). La condivisione viene declinata nel settore della scuola e delle università in maniera analoga a quanto avviene negli uffici: è importante infatti che tutte le informazioni, i documenti o le slides delle lezioni possano essere fruibili contemporaneamente da più utenti accedendo direttamente dal web o dalle applicazioni per smartphone e tablet
- Valutazione online: le nuove tecnologie a scuola sono un valido sostegno non solo per studenti che vengono agevolati nel processo di apprendimento, ma anche per i docenti che – dopo aver imparato ad utilizzare propriamente i software preposti – vedono notevolmente snellito il processo di valutazione. Infatti, il sistema dei vecchi registri cartacei (e delle loro procedure di verbalizzazione) stanno lasciando spazio al registro digitale che consente di inserire direttamente online la votazione conseguita dallo studente. Questa informazione può essere condivisa con i colleghi e con i genitori, che possono controllare l’andamento scolastico di proprio figlio in pochi touch.
- Trasversalità: si tratta di un concetto cardine del binomio scuola e tecnologia, in quanto racchiude al proprio interno la capacità dei software di condividere – in maniera trasversale – le informazioni. Inoltre, questo termine rimanda all’utilizzo multiplo che può essere fatto di alcuni strumenti tecnologici quali, ad esempio, le lavagne interattive: queste, se poste in spazi condivisi da più classi, possono essere utilizzate da insegnanti differenti, ottimizzando l’investimento realizzato dall’istituto nel momento dell’acquisto dello strumento tecnologico.
Accanto a questi vantaggi, è tuttavia opportuno segnalare anche alcuni pericoli legati ad un utilizzo poco consapevole delle tecnologie a scuola. Tra i “contro” dell’uso di questi dispositivi a scuola c’è soprattutto il loro uso-abuso che può portare bambini e adolescenti a trascorrere un numero eccessivo di ore di fronte a monitor e schermi. Questa cattiva abitudine si può trasformare, nell’arco di pochi anni, in problemi alla vista (in particolare la miopia) nonché problemi posturali legati alla vita sedentaria e alle posizioni poco corrette assunte durante le ore di studio.
Inoltre, un aspetto da non sottovalutare è la perdita della familiarità con la scrittura che, al contrario, è un aspetto fondamentale nella società contemporanea, nonché una diminuzione della capacità manuali a fronte del solo uso del” touch”.
Servirsi delle nuove tecnologie nell’insegnamento
La società contemporanea è stata definita “società della conoscenza” a testimonianza di quanto i singoli individui vengano valutati in base alle competenze acquisite.
In questo senso la scuola costituisce un importante (se non il primo e l’unico per molti) luogo di apprendimento e, in quanto tale questo ambiente ha il compito non solo si rendersi sempre adeguato alla generazione che ospita, ma anche al progresso tecnologico ad essa coevo.
Per questo l’innovazione tecnologica nella scuola è una prospettiva nuova che si sta giustamente facendo strada, portando sotto le luci della ribalta un nuovo modo di insegnare e trasmettere concetti spesso molto pratici.
Come promotori dell’innovazione “buona” lavoriamo ogni giorni per rendere UPTOWN un luogo di continua innovazione, di cui vedremo il culmine proprio con UPTOWN School e i rapporti con MIND Milano.
UPTOWN è l’innovativo distretto di Milano pensato per i giovani
Da pochi mesi, centinaia di famiglie hanno popolato UPTOWN: è un’area residenziale di Milano pensata fin dall’inizio per essere ricca di innovazione, sia per i più grandi che – soprattutto – per le nuove generazioni. Il tutto, inserito in un parco verde di ben 30 ettari.
La tecnologia inizia dalla casa, in cui sono presenti diversi servizi di domotica al servizio di ogni età, estendendosi alle aree di smart working e fino all’area circostante, in cui farà la sua comparsa UPTOWN School: un complesso pubblico che copre asilo nido, scuola materna, elementare e media.
Sarà l’area di apprendimento più grande ed innovativa di Milano, tra l’altro a due passi da MIND Innovation District, l’area più innovativa di Milano, sede di Human Technopole e della futura sede dell’Università Statale.