Partendo dalla carta del Claricio, e confrontando i dati con quelli catastali, con altre piante e menzioni di cascine nel luogo, si riesce a capire dove potesse trovarsi la cascina Merlata odierna, circondata dal bosco della Merlata, da fornaci e dalla cascina Melgascia (luogo dei briganti).
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Nei documenti e nelle piante antiche la cascina Merlata non appare: se esistente nel XVIII secolo, aveva altro nome, circondata da altre cascine, e occupava un territorio argilloso, con varie distese a bosco e ad acquitrini. La presenza del terreno argilloso ha fatto edificare diverse fornaci per la cottura di mattoni.
Verrà analizzato il circondario con i comuni piccolissimi censiti nel catasto teresiano, che circondano la fantomatica cascina, tutti nella pieve di Trenno: Lampugnano, Villapizzone, Musocco, Garegnano Marcido, Garegnano Corbellaro, Mazzo, Figino, Santa Maria del Bosco, Piantanedo, Cerchiate, Cascina del Pero, Cascina San Leonardo... microscopici comuni.
Molto più noto, invece, il Bosco della Merlata: verrà raccontata la storia del processo e dell'esecuzione ai due più noti briganti del Seicento.
Nella relazione parlerò di questi aspetti: i piccoli comuni, le fornaci circostanti, le altre cascina, l'impossibilità di rintracciare esattamente la nostra cascina e il Bosco dei briganti. La conferenza è a cura di Cristina Cenedella e Maria Teresa Sillano.
Per prenotazioni il numero da chiamare è 0243006520 dalle 10:30 alle 17:30.